Il dilemma dell’evento aziendale
Hai un evento, una fiera, un corso, un workshop. E vuoi che la gente si ricordi di te. Ma come? Con il solito volantino che finisce nella busta di tela insieme ad altri venti? O con un gadget che dice: “Ehi, questo tizio mi ha colpito!”?
Spoiler: la seconda. Ma attenzione, perché non tutti i gadget sono eroi. Alcuni sono dei veri bidoni. Oggi parliamo di come scegliere (e non sbagliare) il gadget personalizzato perfetto per farsi ricordare. E soprattutto per non buttare soldi.
Perché i gadget personalizzati funzionano meglio della pubblicità tradizionale
1. Il potere dell’oggetto fisico
Un oggetto si tocca, si usa, si porta a casa. Una pubblicità online si scrolla via in mezzo secondo. I gadget hanno una durata di vita media molto più lunga di una campagna Facebook.
Esempio: una penna con il tuo logo è vista in media 5-6 volte al giorno. Se il cliente la usa per un mese, hai fatto più impressioni tu di un influencer.
2. L’effetto dono
Ricevere qualcosa gratis, anche piccolo, attiva il meccanismo della reciprocità. “Mi hai dato qualcosa? Ora ti do attenzione.” Questo è oro nei contesti affollati come le fiere.
3. Il passaparola fisico
Un gadget utile passa di mano. “Bello questo caricatore, dove l’hai preso?” Boom, hai appena guadagnato un referral.
Gli errori da evitare (se non vuoi buttare soldi davvero)
1. Scegliere il gadget solo perché costa poco
Se regali qualcosa di scadente, comunichi che anche il tuo brand è scadente. Meglio meno pezzi ma di qualità.
2. Gadget fuori contesto
Se sei un coach motivazionale e regali un apribottiglie, forse il messaggio che passa è un po’… confuso.
3. Troppe informazioni stampate
Non scrivere tutta la tua mission aziendale sulla penna. Logo, sito o QR code. Stop. Meno è meglio.
Come scegliere il gadget giusto per un evento
1. Pensa al tuo pubblico
Chi partecipa al tuo evento? Professionisti? Studenti? Famiglie? Dai loro qualcosa che userebbero volentieri anche il giorno dopo.
Esempio: a un evento business, una penna elegante o un notebook possono colpire. In una fiera outdoor, un ventaglio personalizzato o una borraccia salva-vita.
2. Collega il gadget al tuo brand
Fai yoga? Tappetino mini con logo. Sei un’agenzia web? Panno in microfibra per schermi. Ogni oggetto deve “parlare di te” anche quando non ci sei.
3. Sorprendi
I gadget inattesi fanno parlare. Chi si aspetta di ricevere una piantina grassa con etichetta brandizzata? Nessuno. Ma tutti se la ricordano.
I gadget più sottovalutati (che funzionano alla grande)
- Panni in microfibra: utili, leggeri, economici. Ideali per tech e ottica.
- Tote bag con stile: se sono belle, la gente le usa anche fuori evento. Camminanti pubblicitari.
- Calendari da scrivania: durano 12 mesi. Hai capito?
- Post-it personalizzati: lo vedi ogni giorno. Bingo.
- Porta-cavi: nella giungla di fili, il tuo brand li tiene in ordine.
Conclusione: vuoi essere ricordato o dimenticato?
I gadget personalizzati non sono solo un regalo. Sono un messaggio. Sono un biglietto da visita che resta nel tempo. Ma vanno scelti con testa, gusto e coerenza.
Quindi la prossima volta che pianifichi un evento, chiediti: “Sto regalando qualcosa che parla di me o sto solo svuotando il magazzino?”
Hai un evento in arrivo? Vuoi trovare il gadget perfetto che fa il botto? Parliamone: posso aiutarti a scegliere senza buttare un euro. Scrivimi o richiedi una consulenza gratuita.