Perché i gadget “minori” fanno il botto
- Impressioni più forti, costi irrisori: una tazza personalizzata genera circa 0,004 € per impressione…
- Passaparola silenzioso, ma potente: oltre il 50% delle persone tende a regalare i gadget ricevuti…
- Danno utilità, generano visibilità: oggetti usabili ogni giorno fanno vedere il tuo logo più delle solite pubblicità digitali…
I gadget sottovalutati (ma che spaccano)
1. Shopper personalizzate
Semplici, economiche, eppure onnipresenti…
2. Penne con logo (e personalizzate, ovvio)
Classiche, ma con un twist: le penne personalizzate, magari in bambù, bioplastica o materiali sostenibili…
3. Taccuini brandizzati
Eleganti, utili e perfetti da abbinare ad altri gadget…
4. Lanyard personalizzati
Pratici per eventi, fiere, conferenze…
5. Chiavette USB brandizzate
Sebbene siamo nell’era cloud, le USB restano utili…
6. Borracce personalizzate
Top per durabilità e visibilità quotidiana…
Quando questi gadget diventano superpotenti
- Utility quotidiana = “non lo butterò mai”
- Sostenibilità = +2 punti di valore
- Consegnali al momento giusto
- Consegna rapida: anche un fattore WOW
Come usare questi gadget nel funnel di marketing
- Awareness (fiera/evento): Distribuisci shopper, penne personalizzate e lanyard…
- Interesse / Engagement: Taccuini + USB per lasciare materiali utili…
- Decisione / Fidelizzazione: Borracce o altri oggetti sostenibili…
Errori da evitare
- Gadget scadenti o generici
- Niente personalizzazione
- Distribuzione casuale
- Budget sbagliato
Esempi dalla vita reale (racconto semplificato)
Immagina un coach che partecipa a una fiera con: shopper in cotone riciclato, penne personalizzate in bambù, taccuino soft-touch e USB branded…
Conclusione
I gadget più sottovalutati—come penne personalizzate, shopper, taccuini o borracce—funzionano perché servono, durano e si vedono…